Thor (Hushovd) De France 2011
Pochi corridori mi emozionano come Thor Hushovd. Un campione vero, che sa sacrificarsi per gli altri, come ha dimostrato quando ha fatto il gregario eccellente di Farrar seppure in maglia gialla. Un campione dai mille volti e sfaccettature, mai prima donna ma sempre sportivamente amico di tutti in gruppo.
Le sue vittorie da campione del mondo, quest’anno, riempiono d’orgoglio la Norvegia, in prima linea anche con Boasson Hagen. Quattro vittorie norvegesi, due a testa per questi formidabili e impassibili nordici.
Ecco tre stralci della mia rubrica su www.velobike.it, progetto editoriale che curo insieme a Roberto Sardelli e Giacomo Vezzani, dedicati a Thor Hushovd:
Domenica 03 Luglio 2011
L’UOMO DEL GIORNO: HUSHOVD, UN CAMPIONE DEL MONDO
LA TEMPRA DEL GUERRIERO – Hushovd ha la tempra del guerriero. In questa cronosquadre ha saputo star davanti per larghi tratti della corsa, guidando i suoi compagni come uomo esperto e capace, per conquistare la maglia gialla. A memoria d’uomo non era forse mai capitato di vedere un corridore in maglia a pois senza aver collezionato alcun punto in classifica. Un piccolo record per lui. Il norvegese quest’anno ha vinto solo una tappa al Giro di Svizzera, l’anno scorso aveva fatto il double, vincendo il campionato norvegese e quello del mondo.
Venerdì 15 Luglio 2011
L’UOMO DEL GIORNO – THOR HUSHOVD COME RIK VAN LOOY
Per la seconda volta la nostra rubrica è dedicata a lui, Thor Hushovd, un uomo venuto dalla fredda Norvegia, ma con un cuore grande, enorme, e che ti scalda l’anima. Un campione del mondo straordinario, di antico lignaggio.
L’ARTE DEL CICLISMO – Thor Hushovd incarna l’arte del ciclismo nella tappa di oggi. Va in fuga con un drappello di corridori. Tjallinji, Fofonov, Boasson Hagen, Jerome Pineau, Alessandro Petacchi, Lars Bak, Vladimir Gusev. Sull’Aubisque, la cima della giornata, si sciolgono tutti come neve al sole, lui attacca, ancora e ancora in salita, in un terreno a lui non congeniale. Gli va dietro Roy, che lo stacca e gli dà 2’, e anche Moncutiè, che arriva in cima all’Aubisque con 55’ di ritardo dall’uomo della Francaise des Jeux. In discesa, Hushovd è uno dei migliori al mondo, con Cancellara, Nibali, Arroyo e Samuel Sanchez è forse uno di quelli che la sa interpretare meglio. In circa 40 km recupera tutto il divario, da gran calcolatore. [...]FUORICLASSE – Un’azione che ricorda quelle di Rik Van Looy, campione delle classiche, belga, ed ex pistard. Campione del mondo per ben due volte, su strada. Da dominatore delle classiche, si ricorda soprattutto il Giro d’Italia del 1959, un giro simile a questo Tour per Hushovd, dove il belga conquistò la maglia rosa nella prima tappa, poi si staccò in salita e andò a vincere in fuga tre tappe.
Martedì 19 Luglio 2011
L’UOMO DEL GIORNO – THOR HUSHOVD PARTE TERZA
Non smette mai di sorprendere Thor Hushovd. E noi non smettiamo mai di elogiarlo, di tributargli una testimonianza d’ammirazione, per la terza volta nella nostra rubrica. Eh sì, perché il norvegese, al Tour de France, ha dato veramente l’idea di essere un corridore completo. Oggi ancora una volta in fuga e ancora una volta vincitore.
NEL SEGNO DI THOR – La pioggia lascia spazio ai tuoni e ai fulmini. Appena il cielo si fa plumbeo, la fuga composta da una decina di uomini, guadagna 6’ in 10km. Se ne vanno Marco Marcato (Vacansoleil), Jeremy Roy (FDJ), Thor Hushovd (Garmin), Mikhail Ignatiev (Katusha), Tony Martin (HTC), Andriy Grivko (Astana), Ryder Hesjedal (Garmin Cervelo), Ala Perez Lezaun (Euskaltel), Dries Devenys (Quick Step) e Edvald Boasson Hagen (Sky). Sulla salita finale, il Col de Manse, unica salita di giornata, di seconda categoria, con una pendenza media del 5.2 %, parte Ignatiev. Lo seguono Hesjedal, Boasson Hagen e Thor Hushovd. Lo scollinamento avviene a 11.5km dall’arrivo, a una attitudine di 1268 metri. In picchiata, nell’ultimo km, Hushovd sorprende Boasson Hagen, e lo batte. Norvegia Uber Alles.
Per finire, una galleria dedicata a Thor Hushovd, con le foto più belle, trovate un po’ in giro per il Web