Ieri ho avuto l’onore di conoscere e intervistare Roberto Baggio, il divin codino, il calciatore italiano più forte della storia del calcio. Ho avuto anche la gioia di poter scattare una foto con lui, coronando in questa giornata magnifica il sogno di una vita.
Sono passati 19 anni da quando mi avvicinai per la prima volta al calcio. Era l’anno dei mondiali 1994, e mentre giocavo nella mia stanza, mio padre entrò e mi disse: “Michele, vieni, ti faccio vedere Roberto Baggio”. La partita era Italia-Irlanda, poi risolta in favore degli irlandesi. Fu l’inizio di un amore, quella cavalcata fino alla finale persa col Brasile mi fece conoscere un mondo nuovo, grazie al talento di Baggio. Da lì poi mi appassionai al calcio, e iniziò tutta una storia personale che mi ha poi portato nel mondo del giornalismo.
Ho passato tutta l’infanzia e l’adolescenza a coltivare la mia passione per Baggio, collezionando filmati (finalmente ho potuto fare autografare la raccolta video!), magliette, fotografie e quant’altro. Mi ha trasmesso tanti valori sportivi e una concezione del calcio che purtroppo oggi non c’è più, in un mondo fin troppo pieno di prime donne, e fin troppo poco di calciatori che siano esempio per i giovani. Figlio di un tempo che non c’è più, fatto di sudore, allenamenti duri, cadute e risalite dopo terribili infortuni e una forza d’animo e tenacia così grande da appassionare l’Italia e il mondo intero alla sua storia, Baggio è stato l’icona di una generazione e il simbolo di un calcio che si è poi involuto verso valori in alcuni casi di dubbia moralità.
Potere stringere la mano a un idolo, uomo prima di tutto e poi calciatore (e che calciatore!) che mi ha regalato grandi emozioni, rimpiangendo il suo ritiro a tal punto da trovare spesso noioso dal 2004 a questa parte il mondo del calcio, è stata una gioia indescrivibile, un onore e un privilegio, per il quale devo anche ringraziare Adriano Bacconi, presidente della Pisa Soccer School. Adriano è diventato un amico, è una persona gentile e disponibile come pochi, ci siamo conosciuti grazie ad Alessio Carli di 50 Canale. Grazie a Bacconi ho potuto realizzare delle riprese interessanti e stimolanti, e mi ha consentito di fare alcune domande che credo abbiano tirato fuori l’essenza della Pisa Soccer School, un progetto meraviglioso, per il quale a Pisa bisogna essere solamente fieri. Prima di conoscerlo tramite Carli, abbiamo scoperto di essere stati “colleghi” alla Deltatre di Torino, dato che lui lavora anche con questa società grafica e io ci ho lavorato un anno quando curavo le grafiche della Serie A su Siena e Firenze in appalto con Sky.
In merito alla Pisa Soccer School, lascio che a parlare sia il filmato, contenente anche l’intervista ad Adriano Bacconi e Roberto Baggio, realizzato per VideoNewsTV, e il conseguente articolo.
PONTEDERA – Al Mannucci di Pontedera è andata in scena la Pisa Soccer School con le Olimpiadi dei bimbi, una iniziativa promossa dal Presidente Adriano Bacconi, con tante presenze d’eccezione, a partire da Roberto Baggio fino ai presidenti delle squadre di calcio di Pisa e Pontedera e perfino l’ex sindaco di Pisa Paolo Fontanelli, senza contare Aldo Montano e l’allenatore della nazionale di Volley Mauro Berruto.
EVENTO – Scherma, Atletica, Hockey su prato, Calcio, giochi per i bimbi, Triathlon e Aquathlon; tutte discipline affrontate con gioia e senza l’affanno, per i bambini, di dovere per forza arrivare primi. I bambini sono stati poi premiati dal grande Roberto Baggio, ex pallone d’oro e ricordato come il più grande calciatore italiano della storia. In tutto hanno partecipato circa 600 bambini, con l’auspicio da parte di Bacconi, di poter aumentare ancora di più il numero dei ragazzi, dopo che da tutta la provincia hanno aderito tante società.
VALORI – Baggio ha ricordato i valori positivi di un calcio che non c’è più, invitando gli allenatori oggi a investire nei giovani, e magari, proprio essendo in tempi di crisi, valorizzarli, senza per questo avere la pretesa di bruciarli, ma coltivando i talenti con intelligenza.
APPRENDIMENTO – Bacconi ha illustrato anche le tematiche di apprendimento dei corsisti, che questa estate si sono cimentati nel corso teorico e pratico. Non solo metodo “Castello”, ideato e promosso da Massimo De Paoli, ma anche altre tematiche quelle affrontate dai ragazzi del corso, che si sono detti stupefatti e soddisfatti per le tecniche apprese, e per il diverso metodo di insegnamento proposto dalla scuola rispetto ai normali corsi di allenatore.
PONTEDERA E PISA – In coda un bel siparietto tra il Presidente del Pisa Battini e quello dell’US Pontedera, che quest’anno festeggia il centesimo anno di storia. Scambio di regali, con Battini che ha offerto la maglia di Mingazzini autografata da tutta la squadra, di colore giallo, a simboleggiare la provincia di Pisa, che in questi tempi bui potrebbe essere cancellata dal governo in favore di Livorno, mentre invece ha ricevuto in dono una sciarpa granata del Pontedera che ha sfoggiato indossandola e ringraziando la società per l’invito a questa manifestazione.
SOCCER SCHOOL – L’evento ha avuto una vasta copertura mediatica sui giornali e le tv locali e diventerà parte integrante di un format televisivo che sarà trasmesso da Rai Sport. Hanno presenziato anche gli studenti del Liceo Scientifico Sportivo “Pesenti” di Cascina come esperienza di orientamento professionale.
Articolo di Michele Bufalino per VideoNewsTV
che dire, davvero complimenti!! Avvicinare Baggio è un’impresa per pochi!!!
Non ci posso credere, Roberto Baggio!!! Che culo ti invidio tantissimo
Che colpo!! Hai fatto anche delle belle domande a Baggio e Bacconi, bravo.
Hai realizzato quello che, leggo, è stato il tuo sogno da bambino. Sono contento per te e ti faccio tanti complimenti
Roberto Baggio!! Non ci credo!!!
Avete un gran bel blog qui! Sareste disponibili per uno scambio di post? parlo di guest blogging… ho un blog che tratta di argomenti simili, vi ho inviato una mail per scambiarci i dati. Grazie ancora!