Per il terzo anno di fila ecco una breve guida dei film da vedere in prossimità della prossima edizione della cerimonia di assegnazione degli Oscar 2014. Come l’anno scorso in seguito faremo il punto della situazione, scoprendo chi ha vinto. Ecco i film da non perdere
AMERICAN HUSTLE – Il film racconta la storia di due truffatori, interpretati da Cristian Bale ed Amy Adams. La pellicola ha ottenuto ben 10 nomination agli Oscar. Da segnalare la grande interpretazione di Amy Adams e la grande preparazione di Cristian Bale, che come ci ha abituato nel corso della sua carriera, ha subito una trasformazione fisica ai limiti della sopportazione umana. L’attore è infatti ingrassato di circa 20kg, proseguendo il suo filone di trasformazioni che abbiamo visto nel corso dei suoi film. Dagli 86 kg di muscoli di Batman alla pancia di American Hustle, passando per i 55kg tutti pelle e ossa dell’uomo senza sonno e i 60 kg di The Fighter, che gli sono valsi l’Oscar. Riuscirà, come già accaduto ad altri in passato, a vincere l’Oscar non solo per la sua interpretazione, ma anche per il suo disfacimento fisico per amore del cinema?
THE WOLF OF WALL STREET – Il “Lupo di Wall Street” è un film che non attraversa un solo un genere, ma tanti. Prima di tutto si tratta di un film biografico, poiché basato sulla biografia di Jordan Belfort. Intriso di drammaticità, thrilling, e comicità, si può ricondurre anche alla commedia nera. Mai come quest’anno Di Caprio meriterebbe l’Oscar, poiché infatti in questa pellicola c’è tutto l’attore, in un credibile medley delle sue migliori interpretazioni. Si vede a tratti il giovane Di Caprio innamorato di Titanic, non ancora intaccato dall’arrivismo totalizzante di Wall Street, si vede il Di Caprio dipendente da sostanze stupefacenti, psicotico ed esaltato. Il Di Caprio con vena di pazzia di Shutter Island e il dramma dell’onirico Inception, ma potrei continuare per ore. Una pellicola che merita di essere vista nonostante i 180 minuti di durata, che non finiscono mai per annoiare grazie alla regia di Martin Scorsese.
12 ANNI SCHIAVO – Diretto da Steve McQueen, 12 anni schiavo narra le vicende di Solomon Northup, artista di colore che risiede a New York e interpretato dall’ottimo Chiwetel Ejiofor. Quest’ultimo grazie alla sua convincente recitazione ha ricevuto la nomination come migliore attore. Northup viene venduto come schiavo e strappato alla famiglia nonostante sia in realtà un uomo libero. Sul suo cammino troverà un cattivissimo Michael Fassbender e Benedict Cumberbatch, recentemente alla ribalta con Sherlock. Peccato per il trailer italiano, che ne fa un pessimo paragone con Django, in concorso agli scorsi Academy Awards. Un paragone che, a parte la tematica, ha poco da spartire con questa pellicola. Il film va visto, anche grazie all’ottima interpretazione di Lupita Nyong’o nei panni della schiava Patsy.
CAPTAIN PHILIPS – 6 nomination agli Oscar per il film diretto da Paul Greengrass che ha come protagonista il grande Tom Hanks, escluso dalle nomination forse per la sua carica di Vicepresidente dell’Academy, unica spiegazione plausibile per non nominare la sua superba interpretazione come capitano e prigioniero dei pirati. Un cast risicato quello di Captain Philips, ma che presenta qualche bella novità. Prima nomination agli Awards infatti per l’attore somalo Barkhad Abdi, capo dei pirati che requisiranno l’Alabama, la nave protagonista di questa sfortunata avventura.
LA GRANDE BELLEZZA – Dopo anni ritorna una splendida nomination italiana, tra l’altro tra le favorite, in corsa per l’Oscar di Miglior Film Straniero. L’ultima volta fu Benigni a trionfare con La Vita è bella. Sono passati 15 anni ed ecco che il capolavoro di Sorrentino si fa strada nuovamente per andare alla ribalta del grande Cinema. Vincitore del Golden Globe, è il primo film italiano a vincere questo premio dopo Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore che l’aveva conquistato nel lontano 1990. La Grande Bellezza è un film molto particolare e che non segue i soliti crismi delle pellicole italiane. C’è una fotografia ricercata, una regia studiata nei minimi particolari e la storia di Jep Gambardella, interpretato da Toni Servillo, è narrata in maniera diversa rispetto al “solito”, forse in una maniera, per citare uno dei divertenti protagonisti della serie TV Boris Stanis Larochelle “molto poco italiana”. Mentre infatti la critica internazionale ha accolto molto positivamente la pellicola di Sorrentino, quella italiana si è divisa tra giudizi positivi e addirittura molto negativi o severi. Forse siamo poco abituati al cinema di qualità, specie se siamo proprio noi italiani a proporlo…
PHILOMENA, GRAVITY E BLUE JASMINE – Andiamo a vedere brevemente altri film in concorso che non sono riuscito a vedere per motivi di tempo diversamente dalle pellicole citate sopra. Da recuperare assolutamente Philomena, film di cui si dice un gran bene e interpretato dalla grandissima Judi Dench. La storia è semplice: un figlio strappato alla madre e una odissea lunga 50 anni per ritrovarlo. Un dramma umano che l’attrice riesce a comunicare agli spettatori ottimamente e che ne fanno una delle favorite per gli Oscar. C’è poi da tenere presente Gravity, film dove Sandra Bullock si deve districare in una difficile interpretazione, praticamente senza attori e chiusa in una navetta per tentare di restituire al pubblico emozioni difficili da comunicare. La grande professionalità della Bullock sarà ripagata con una statuetta? Come sempre agli Awards è presente un film di Woody Allen, vero e proprio habitué di questa manifestazione. Blue Jasmine è un film da vedere soprattutto per Cate Blanchett, in un ruolo cucito su misura per lei.
DALLAS BUYERS CLUB, NEBRASKA E LEI (HER) – Ecco invece gli ultimi 3 film che ho preso in considerazione: si parte da Dallas Buyers Club con l’outsider (ma neanche tanto) Matthew McConaughey, uno dei tanti “terzi incomodi” al duello-tormentone che si prolunga da settimane sulla stampa tra Di Caprio e Bale per l’Oscar. Occhio però a non escludere Bruce Dern, che con la sua interpretazione in Nebraska ha già vinto il premio di migliore attore al festival di Cannes. Ultima pellicola (per uno di quei film che aspetto di vedere con ansia) da consigliare è “Lei (Her)”, film che immagina un futuro prossimo nel quale gli uomini potranno vivere in armonia e simbiosi con i computer, le macchine e la tecnologia, dove smartphone e computer saranno in grado addirittura di provare emozioni. Con queste premesse sicuramente un film da non perdere.
Ecco la lista di tutte le nomination per chi non le avesse ancora viste:
Miglior film
12 anni schiavo (12 Years a Slave), regia di Steve McQueen
American Hustle – L’apparenza inganna (American Hustle), regia di David O. Russell
Captain Phillips – Attacco in mare aperto (Captain Phillips), regia di Paul Greengrass
Dallas Buyers Club, regia di Jean-Marc Vallée
Gravity, regia di Alfonso Cuarón
Lei (Her), regia di Spike Jonze
Nebraska, regia di Alexander Payne
Philomena, regia di Stephen Frears
The Wolf of Wall Street, regia di Martin Scorsese
Miglior attore protagonista
Christian Bale – American Hustle
Bruce Dern – Nebraska
Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street
Chiwetel Ejiofor – 12 anni schiavo
Matthew McConaughey – Dallas Buyers Club
Miglior attrice protagonista
Amy Adams – American Hustle
Cate Blanchett – Blue Jasmine
Sandra Bullock – Gravity
Judi Dench – Philomena
Meryl Streep – I segreti di Osage County
Miglior attore non protagonista
Barkhad Abdi – Captain Phillips
Bradley Cooper – American Hustle
Michael Fassbender – 12 anni schiavo
Jonah Hill – The Wolf of Wall Street
Jared Leto – Dallas Buyers Club
Miglior attrice non protagonista
Sally Hawkins – Blue Jasmine
Jennifer Lawrence – American Hustle
Lupita Nyong’o – 12 anni schiavo
Julia Roberts – I segreti di Osage County
June Squibb – Nebraska
Miglior regia
American Hustle – David O. Russell
Gravity – Alfonso Cuarón
Nebraska – Alexander Payne
12 anni schiavo – Steve McQueen
The Wolf of Wall Street – Martin Scorsese
Miglior film straniero
The Broken Circle Breakdown
La Grande Bellezza
The Hunt – Il sospetto
The Missing Picture
Omar
Miglior sceneggiatura originale
American Hustle
Blue Jasmine
Dallas Buyers Club
Her
Nebraska
Miglior sceneggiatura non originale
Before Midnight
Captain Phillips
Philomena
12 anni schiavo
The Wolf of Wall Street
Miglior film d’animazione
The Croods
Cattivissimo me 2
Ernest & Celestine
Frozen
The Wind Rises
Miglior scenografia
American Hustle
Gravity
Il grande Gatsby
Her
12 anni schiavo
Miglior fotografia
The Grandmaster
Gravity
Inside Llewyn Davis
Nebraska
Prisoners
Miglior sonoro
All Is Lost
Captain Phillips
Gravity
Lo Hobbit – La desolazione di Smaug
Lone Survivor
Miglior montaggio sonoro
Captain Phillips
Gravity
Lo Hobbit – La desolazione di Smaug
Inside Llewyn Davis
Lone Survivor
Miglior colonna sonora
Storia di una ladra di libri
Gravity
Her
Philomena
Saving Mr. Banks
Miglior canzone originale
“Alone Yet Not Alone” da Alone yet not alone, di Bruce Broughton
“Happy” da Cattivissimo me 2, di Pharrell Williams
“Let it Go” da Frozen, di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez
“The Moon Song” da Her, di Karen O
“Ordinary Love” da Mandela, degli U2
Migliori costumi
American Hustle
The Grandmaster
Il grande Gatsby
The Invisible Woman
12 anni schiavo
Migliori effetti speciali
Gravity
Lo Hobbit – La desolazione di Smaug
Iron Man 3
The Lone Ranger
Star Trek Into Darkness
Miglior montaggio
American Hustle
Captain Phillips
Dallas Buyers Club
Gravity
12 anni schiavo
Miglior trucco
Dallas Buyers Club
Jackass Presents: Bad Grandpa
The Lone Ranger
Miglior documentario
The Act of Killing
Cutie and the Boxer
Dirty Wars
The Square
20 Feet from Stardom
Miglior cortometraggio
Aquel No Era Yo (That Wasn’t Me)
Avant Que De Tout Perdre (Just Before Losing Everything)
Helium
Pitääkö Mun Kaikki Hoitaa? (Do I Have to Take Care of Everything?)
The Voorman Problem
Miglior cortometraggio documentario
CaveDigger
Facing Fear
Karama Has No Walls
The Lady in Number 6: Music Saved My Life
Prison Terminal: The Last Days of Private Jack Hall
Miglior cortometraggio animato
Feral
Get a Horse!
Mr. Hublot
Possessions
Room on the Broom
Bella l’analisi dei film. Sono meno d’accordo sugli accenni di pronostico che ho letto qua e là, ma quello è il bello del fare previsioni. In particolare, io credo che McConaughey abbia il 70-80% di probabilità di vincere. Ha SAG, GG – Drama e BFCA, ai Bafta non era candidato. Si è trasformato fisicamente, e quello che ha avuto dal 2011 in poi è il “comeback” più clamoroso avvenuto nel cinema americano negli ultimi anni, dopo un decennio abbondante a perder tempo in commedie insulse.
Per me, nelle categorie principali, i vincitori saranno qualcosa del tipo:
FILM – 12 Years A Slave
REGIA – Alfonso Cuaron
ATTORE – McConaughey
ATTRICE – Blanchett
ATTORE NON PROTAGONISTA – Leto
ATTRICE NON PROTAGONISTA – Nyong’o
SCENEGGIATURA ORIGINALE – American Hustle
SCENEGGIATURA NON ORIGINALE – 12 Years A Slave
Teoricamente, almeno 4 categorie tra le 8 più importanti sono molto aperte (film, regia, attrice non protagonista, sceneggiatura originale), a voler vedere anche attore protagonista, attore non protagonista e attrice protagonista si possono aprire a sorprese.
guarda chi si rivede! Che piacere!
Personalmente vorrei vincesse Di Caprio anche solo per goduria personale. Ma chiaramente i vincitori purtroppo non li decido io XD
Sono curioso di sapere come va e mi riservo un attimo per pensare a quali film potrebbero vincere il premio rispondendo alla tua “scheda”.
A presto!
Ti ringrazio, è un piacere anche per me ritrovare la rubrica annuale xD.
Pure io parteggerò per DiCaprio, però ho paura che l’appuntamento con la statuetta dovrà essere ancora una volta rimandato.