Per il quinto anno di fila rieccoci per commentare gli errori dell’anno di stampa e comunicazione. Quest’anno torna la classifica con un podio degli errori più clamorosi, mentre nella parte iniziale vedrete una selezione degli errori più divertenti e clamorosi divisi in aree tematiche: Errori di stampa, social, pubblicità, titoli infelici e infine stampa e film. Come sempre ringrazio gli amici di www.cycling-manager.it, di @rossonerosemper, l’amico @emmea90 e Miriam Spizzichino. Per rileggere invece i post degli scorsi anni, eccoli qua: 2011, 2012, 2013 e 2014. Mettetevi comodi, si comincia!
ERRORI DI STAMPA
dedicato agli errori e agli abbagli di carta stampata, testate web, tv e riviste
Si comincia con gli indecisi dell’anno. Ecco come l’agenzia ANSA riesce a confondere i propri lettori:
Andiamo per un attimo all’estero, con la CNN che durante il gay pride prende un abbaglio incredibile, scambiando uno striscione con dei sex toys per una bandiera dell’ISIS!
A volte si sa, non c’è tempo nelle redazioni per le riletture o le grandi revisioni. Ecco come una pratica che si sta lentamente estinguendo a volte può generare gravissimi errori. E’ il caso di Leggo, con il quotidiano in questione che pubblica una intera pagina senza alcuni titoli tralasciando di revisionare il tutto. Il risultato è esilarante:
Protagonista per lo stesso motivo anche “Il Resto del Carlino” che nella prima pagina mette un virgolettato del tutto incomprensibile. Addio correttori di bozze…
Senza dubbio uno degli errori più clamorosi dell’anno per quanto riguarda la carta stampata è compiuto dal Fatto Quotidiano. La vicenda, ricostruita da Giornalettismo.com vede il giornalista della testata sbagliare numero e intervistare una persona a caso invece dell’onorevole Paolo Fontanelli.
PUBBLICITA’
Quando la realtà supera la fantasia: manifesti e campagne pubblicitarie troppo coraggiose
Non proprio delle migliori la scelta di questa catena di negozi che pubblicizza un San Valentino un po’ troppo “allusivo” per parlare di telefonia…
Questo operatore di rete indipendente avrebbe sicuramente potuto produrre uno slogan migliore per pubblicizzarsi, non trovate?
Errore di servizio piuttosto grave che porta cattiva pubblicità al sito dei trasporti di Milano. L’agenzia copia quello inglese, ma nella home rimane Londra. Ecco la vicenda raccontata su Repubblica:
Chissà cosa avranno pensato i gestori di questo spazio quando si sono accorti di aver associato la Toscana all’Emilia Romagna in questo modo….
Certamente gli slogan non sono il piatto forte di questa macabra agenzia di pompe funebri…
SOCIAL
dedicato a quei post e quelle “figurette” che forse sarebbe stato meglio risparmiarsi!
Quando proprio non si riesce a vedere l’errore… ecco come Apple Italia, su Twitter, proprio parlando degli errori di battitura evitabili con la nuova tastiera IOS8, riesce a fare una gaffe tripla…
A volte qualche parola di troppo ti può causare grossi problemi anche a lavoro. E’ costato caro a Paola Saluzzi, sospesa da Sky a causa di questo tweet:
Capire cosa sia successo esattamente sull’account ufficiale della Lazio è un mistero. La vicenda, mai spiegata, ha fatto pensare a varie teorie. La più accreditata è quella che vuole una delle ragazze dello staff della comunicazione aver pubblicato per sbaglio sull’account aziendale una propria foto destinata invece ad usi “privati”… Lo scatto è poi stato rimossa dopo pochi minuti.
A volte a non parlare si fa più bella figura.. Ancora protagonista l’ATM di Roma con un dubbio senso dell’umorismo. Guardate come ha risposto a una cittadina che chiedeva informazioni su Twitter…
E’ proprio vero, i politici vedono una realtà completamente diversa, anche tra loro… Vediamo le reazioni, diametralmente opposte, di Paola Taverna, senatrice del Movimento 5 Stelle e del ministro Maria Elena Boschi, il 13 ottobre, dopo l’approvazione in senato della riforma costituzionale.
TITOLI INFELICI
Non solo errori, titolisti in erba
Non c’è che dire.. previsione azzeccata per la Gazzetta di Mantova
La redazione locale torinese di Repubblica ha un grande senso dell’umorismo!
A Perugia il campanilismo è una cosa seria….
Complimenti a Libero per questo titolo… d’impatto
A Napoli è Polizia contro Polizia!
STAMPA E FILM
categoria bonus
Da pochi giorni è uscito nelle sale Star Wars VII: il risveglio della forza. Sicuramente nelle prossime settimane scriverò un post al riguardo, dopo averlo visto ben due volte al cinema. Intanto, per “celebrare” questo ritorno in sala, c’è ancora chi confonde Star Wars con Star Trek…
C’è chi poi non capisce niente. E’ il caso di chi ha scritto e titolato questo articolo confondendo Batman vs. Superman con Batman vs. Spiderman, dimostrando di essere completamente ignorante in materia fumettistica DC Comics e Marvel:
IL PODIO
Siamo arrivati al tanto sospirato podio di questo 2015. Quali saranno stati gli errori dell’anno? Scopriamolo subito
TERZO POSTO: BOCELLI MEME
Quest’anno Andrea Bocelli è diventato un vero e proprio meme, protagonista di ironici fotomontaggi. Il motivo di tanta attenzione è proprio la sua cecità oggetto di impietose vignette, fotomontaggi irridenti, prese in giro. Quando però sono anche i giornali che realizzano titoli infelici beh, è tutta un’altra cosa. Un podio del cattivo gusto a tutto il fenomeno e al Giornale di Sicilia, protagonista dell’articolo mostrato di seguito. Menzione d’onore anche per una rivista (non pervenuta) dal dubbio senso dell’umorismo.
SECONDO POSTO: LA VICENDA MELEGATTI
Al secondo posto la vicenda Melegatti, che riassume tutto quello che non si deve fare nella comunicazione, pubblicitaria e non.
Prima pubblicano un post di dubbio gusto (che puó facilmente urtare la sensibilità della comunità LGBT), poi cercano di rimediare cancellandolo e sostituendolo con una versione più “safe”. Qualche ora dopo pubblicano un comunicato stampa dove scaricano responsabilità sull’agenzia ma non prendono una posizione rispetto al concetto espresso nel post di cui sopra.
Il sentimento dei commenti rimane negativo e a quel punto, come se non bastassero gli errori fatti, iniziano ad intervenire dipendenti stessi di Melegatti che con estrema leggerezza (senza chiarire di avere legami con l’azienda) tentano di virare le conversazioni verso il positivo, venendo poi smascherati. E la reputazione di un brand è rovinata in poche ore.
PRIMO POSTO: I GRAFICI DI EXPO 2015
Al primo posto per questo 2015 va senza dubbio ai grafici dell’esposizione universale 2015. Tra rendering e disastri grafici, il fenomeno ha generato l’ironia della rete e le pesanti critiche di giornalisti e professionisti della comunicazione. La giustificazione che ha provato a dare Fabio Fornasari, classe 1964 e con un curriculum di tutto rispetto alle spalle, non ha fatto altro che aggravare la situazione: le immagini sarebbero uscite anzitempo e prima di una conferenza stampa, pertanto è stato pubblicato in rete un lavoro incompleto. Di seguito alcuni degli errori più clamorosi.
Vi sono piaciuti gli errori di quest’anno? Fatemelo sapere commentando e condividendo l’articolo su twitter o facebook. Intanto auguro a tutti in anticipo buon anno, ci rivediamo nel 2016!
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