Nell’augurare buon Natale e buone feste a tutti, quest’anno vorrei fare degli auguri anche un po’ particolari.
Non c’è solo Natale alle porte, ma siamo in quel periodo dell’anno in cui è tempo di bilanci, in cui la concomitanza con l’arrivo del nuovo anno ci spinge a riflettere, a empatizzare con qualcuno che ha passato, sta passando o passerà brutte esperienze simili alle tue.
Auguri dunque a chi combatte giorno dopo giorno, a chi non sta bene e affronta una malattia a testa alta, nonostante tutto, soprattutto quando niente è più come prima.
Auguri a chi ha sempre il sorriso sul volto, facendo buon viso a cattivo gioco, anche se magari dentro ha l’anima lacerata da tempo e la morte nel cuore.
Auguri a chi ha un amico che gli parla alle spalle, senza saperlo, ma continua a fidarsi, perché ci crede anche se non dovrebbe farlo.
Auguri a chi sa perdonare per un torto subito, ma anche a chi non ci riesce, perché comunque non è colpa sua.
Auguri a chi proprio non riesce più a fidarsi, anche se ci prova.
Auguri a chi è circondato di persone che gli vogliono bene, ma proprio non ce la fa, si isola e si sente solo in mezzo alla gente.
Auguri a tutti i giornalisti, perché c’è più di un motivo se questo è stato eletto (che culo) come mestiere peggiore del 2017, ma ce l’hanno tatuato addosso e non possono essere niente di diverso. Perché la verità non piace a nessuno e ci sarà sempre qualcuno pronto a bubbolare, qualsiasi cosa scrivi.
Auguri a tutti i giovani precari, perché quando i politici avranno risolto questo problema, se mai accadrà, non saremo più giovani e la nostra rimarrà una generazione perduta.
Auguri agli sfruttati, agli illusi, a quelli che si fanno un mazzo così, ma ricevono solo le briciole.
Auguri a quelli che credono alle promesse, puntualmente non mantenute, perché sempre più spesso c’è chi fa finta di credere in te, ma in realtà pensa solo ai propri interessi e quando si presenta l’occasione ti getta via come una scarpa vecchia.
Auguri a quelli che non sono raccomandati, che non chiedono mai niente, a chi si è fatto da solo, a chi non è figlio di Qualcuno e non ti ostacola in quello che fai.
Auguri a chi non si sente stocazzo, ma resta nel suo e sa essere umile.
Auguri ai traditi, segnati per sempre, che magari per questo a loro volta hanno tradito o tradiranno, passando dalla parte del torto.
Auguri a chi crede nell’amore e a chi non ci crede più, a chi l’ha perso e a chi l’ha trovato.
Auguri a chi non si colpevolizza e non colpevolizza gli altri, perché se qualcosa va bene o va male, se c’è una tragedia o un miracolo non è colpa o merito di un Dio, è semplicemente la vita o l’umanità nella loro meravigliosa crudeltà e bellezza.
Auguri ai pisani, perché è vero, non c’è mai una gioia, ma siamo sempre qui.
Auguri a noi.
(Michele Bufalino)