14 febbraio 2004, il compleanno di un amico. Atmosfera di festa, tranquillità, erano gli anni del liceo. Poi si fa tardi, arriva tuo padre che si è offerto di fare una macchinata e riaccompagnare 3 persone a casa.
Lo saluti, ma vedi che la sua espressione è seria. Sai già che è successo qualcosa, poi ti siedi in macchina e arriva la notizia.. I tuoi amici lo sanno, per te Pantani era più di un idolo, era uno di quei personaggi, di quei simboli che insegnava una delle più grandi lezioni della vita: quando cadi, anche dopo aver toccato il fondo, ti rialzi.
Quella sera non arrivarono le lacrime, ci fu solo un gran vuoto mai più colmato. Le lacrime arrivarono qualche mese dopo, d’estate, dopo averlo sognato in una delle sue più grandi imprese. Sono passati 14 anni, ma io non lo dimenticherò mai. Ciao Marco.