Ecco una raccolta di link e articoli sul web che parlano di me, in ordine cronologico.
5 ottobre 2009, il Tirreno, recensione del libro del centenario del Pisa:
PISA. Da domani sarà in vendita il libro ufficiale del centenario. 512 pagine a colori dedicate al Pisa, l’almanacco, il libro storico definitivo sulla storia neroazzurra.
Il volume contiene al suo interno numerosissime chicche e inserti speciali. Gli autori sono Michele Bufalino e Jacopo Piotto, la casa editrice la Cld Libri di Pontedera. Ha collaborato alla realizzazione Gianni Zei. Sono pagine piene di ricordi inediti e foto concesse dall’archivio di VideoNewsTv.
«Inoltre – dicono gli autori – si ringraziano Giorgio Doveri (Foto Stadio), per aver messo a disposizione il suo vastissimo archivio di foto, ed Elisa Fracassi (Foto 5 Elisa) per averci concesso gli scatti delle ultime stagioni neroazzurre. Un ringraziamento anche a Maurizio Borsari, che ci ha fornito i rari e inediti scatti della Mitropa Cup 1985 a colori, e a Giacomo Vaiani, per le prime foto dell’Ac Pisa 1909. La Grafica è realizzata da Samanta Nerini. Il libro contiene al suo interno la storia di 100 anni di calcio, ma non solo».
«Come abbiamo detto – proseguono – è stato realizzato un volume unico nel suo genere. Tra gli speciali, troverete i derby con Livorno e Fiorentina, tutta la storia della Mitropa Cup con foto inedite, il Torneo Anglo-Italiano, e l’avventura europea del Pisa durante gli anni’80. La squadra del centenario, con le carriere dei migliori undici giocatori della storia del Pisa e foto inedite. Inoltre, il Pisa in Coppa Italia, e soprattutto, una intera galleria dedicata ai tifosi. Infatti, nella grande sezione dedicata all’Arena Garibaldi, troverete analizzate punto per punto tutte le parti dello stadio, con un ricordo di Maurizio Alberti, scomparso prematuramente nel 1999, le foto di Gianluca Signorini, e tutte le foto dei tifosi più belle di 100 anni di storia».
Con foto d’epoca è stato possibile realizzare anche un inserto sulla Nazionale a Pisa, attraverso le quattro partecipazioni dell’Italia all’Arena Garibaldi. «E non è finita qui – concludono gli autori -, vedrete analizzati punto per punto tutti gli anni dell’avventura neroazzurra. Il Pionierismo, il quasi scudetto del 1921, il Pisa attraverso i decenni».
La vicenda Bici truccata
31 maggio 2010, Giornalettismo.com
Un video di You Tube, che in soli due giorni ha ottenuto circa 60.000 visualizzazioni, già ripreso da diversi siti e forum stranieri, mette in discussione i suoi ultimi grandi successi, il Fiandre (4 aprile scorso) e la Roubaix (11 aprile). L’autore, Michele Bufalino, sottolinea come gli allunghi di Cancellara siano “quasi innaturali“, parla di “progressione impressionante“, ed evidenzia qualche gesto oscuro del corridore svizzero, forse compiuti per azionare il fatidico tasto che dà il via libera al doping tecnologico capace di incrementare la potenza sviluppata in bici di 100/150 watt. Bolla come “impietosa” una inquadratura del Fiandre, corsa in cui Cancellara stacca sul terribile muro di Grammont il campione belga Tom Boonen.
1 giugno 2010, Toronto Star
A YouTube video made by Michele Bufalino of VideoNews TV in Italy was also creating quite a stir. It combined Cassani’s video with an explanation of the technology that could be involved and footage from Cancellara’s races to indicate where he could have benefitted from such a nefarious setup.
3 giugno 2010, Sportydoo
La bicicletta dopata in rete tiene banco. Un video realizzato da Michele Bufalino ha assunto portata internazionale, con, al momento, più di 1.600.000 visualizzazioni da ogni parte del mondo. Il gruppo Facebook da lui creato, “No alle bici dopate”, che ha promosso anche su questo blog, conta al momento 800 iscritti. Il video comprende la prova di Cassani della bici motorizzata al processo alla tappa, il video promozionale della Gruber e spezzoni di Parigi-Roubaix e Giro delle Fiandre, in cui alcuni scatti di Cancellara sembrerebbero compatibili con l’uso di un motore del tipo in questione. L’UCI ha convocato una riunione con i rappresentanti dell’industria ciclistica per fare il punto della situazione.
4 giugno 2010, The New York Times
The talk turned to mechanical cheating after Michele Bufalino, an Italian, posted a YouTube video combining Cassani’s RAI report with video from an electric motor system maker and footage of Cancellara’s big moves in the two spring races. Bufalino slowed the action, somewhat like analyzing the Zapruder film, to focus on Cancellara’s hand movements. The video’s suggestion was that Cancellara pressed a hidden button to switch on a motor.
7 giugno 2010, Tuttobiciweb
Fanini fa «i complimenti al giovane giornalista Michele Bufalino di Pisa, autore del filmato sulla bici a motore che gira in questi giorni su Youtube. Se l’informazione fosse gestita da persone argute, intelligenti e libere da condizionamenti, molte cose sarebbero diverse in Italia e non solo nello sport».
9 giugno 2010, Il Tirreno
Da un po’ di tempo circola su Youtube un filmato assemblato da Michele Bufalino, 23enne studente universitario pisano, che vuole essere una provocazione sui tanti chiacchiericci che ci sono in gruppo. Innanzitutto: la bici esiste davvero? E se sì, chi la usa o l’ha usata? Secondo il video, più di un sospetto ricade su Fabian Cancellara, campione svizzero che quest’anno ha vinto Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix. Nelle immagini proposte da Bufalino, prese un po’ dalla Rai, un po’ dai successi di Cancellara, si vede l’elvetico, ottimo cronoman ma non uno scalatore, partire come un grimper sul Grammont, muro simbolo del Fiandre e poi staccare la concorrenza su un passaggio chiave del pavé francese, nella più dura delle classiche del Nord. [...]
Michele Bufalino oltre a studiare fa il collaboratore grafico in un’azienda che lavora per Sky. «Pochi spiccioli – precisa – però è una bella esperienza. Un bel modo di fare praticantato». È un ragazzo intelligente, disinvolto e sicuramnete ferrato su tutti i segreti della rete. Scrive poesie, ha partecipato a concorsi letterari, gli piace lo sport (il calcio in particolare: tifa Pisa) e quindi anche il ciclismo. Sapeva di questa voce, perché tra gli appassionati girava da tempo. “Lo sai che usano una bici truccata…”. Ha avuto l’intuizione, è diventato un piccolo personaggio, anche se gli sono piovute addosso molte critiche: «Certo che lo rifarei – aggiunge con un sorriso -. In fine dei conti non ho fatto nulla di male. Ditemi voi di cosa posso essere accusato? Mi hanno chiamato in molti, soprattutto dall’estero: Francia, Svizzera, Belgio e Olanda. Un famoso giornalista elvetico del Canton Ticino mi ha detto che era una bufala colossale e che, a suo dire, il video era diffamatorio. Gli ho risposto: “Io lascio solo che ognuno interpreti quello che vede”. Ripeto: ho solo messo insieme il filmato della Rai con le immagini dei passaggi chiave di Cancellara al Fiandre e alla Roubaix».
22 giugno 2010, Tuttobiciweb
Michele Bufalino è stato ascoltato dai carabinieri Nas di Torino nell’ambito dell’inchiesta aperta dal Pm del capoluogo piemontese Raffaele Guariniello per frode sportiva sulle cosiddette ”bici motorizzate” tra i ciclisti professionisti.
Bufalino – autore di un video che su Youtube ha già raggiunto oltre tre milioni di contatti e che si incentra sulle vittorie di Fabian Cancellara all’ultimo Fiandre e alla Roubaix -, ha sollevando dubbi in relazione all’ipotizzato uso delle ‘bici motorizzate’, cioé dotate di un motorino nascosto nei telai e che consentirebbe, con una sorta di ”pedalata assistita” e un notevole risparimio di potenza.
«Dalle indiscrezioni – ha spiegato Ivano Fanini, patron dell’Amore & Vita Conad, che per primo aveva chiesto l’apertura di un’inchiesta della magistratura – risulterebbe che Bufalino abbia parlato con il Luogotenente Buccola, che sta seguendo la vicenda per conto di Guariniello, riferendogli un dettagliato resoconto degli ultimi due mesi e di come si è evoluta la faccenda. E’ stata ricostruita la cronologia storica della vicenda».
1 febbraio 2011, Tuttobiciweb
Bufalino, spinto dallo stesso patron dell’Amore e Vita, ha fatto delle ricerche circa una nuova situazione, che sta falcidiando i piccoli costruttori di telai e materiali ciclistici che vogliono entrare nel ciclismo. Si tratta degli eccessivi costi per l’Omologazione UCI di Telai e Forcelle. Dice Bufalino: «Fino a Dicembre, L’UCI aveva stabilito un costo che può arrivare a oltre 10’000 dollari per omologazione di telaio. [...]
15 marzo 2011, Tuttobiciweb
Il libro, dal titolo significativo ‘La bici dopata’, uscirà ai primi di aprile, ma l’autore, il giovane giornalista toscano Michele Bufalino, ha già dovuto denunciare una telefonata di natura intimidatoria.
Il libro (edito dalla CLD Libri di Pontedera) tratta il caso – che lo stesso Bufalino aveva contribuito a sollevare – delle bici con un motorino nascosto, che avrebbero usato i ciclisti professionisti per andare più forte. Il volume ripercorre tutto l’arco del 2010, e parte del 2011, attraverso testimonianze, articoli e l’analisi di uno scandalo che – secondo l’autore – non ha ancora avuto una fine. Bufalino analizza anche la questione degli scanner introdotti dall’Uci per scovare il motorino invisibile, che dopo il Tour 2010 sono diventati un oggetto misterioso, chiedendosi se li rivedremo nelle corse professionistiche.
Nel libro sono anche analizzate le prove a disposizione sull’utilizzo della bici truccata. A fare banco è il caso Varjas, l’inventore ungherese che nei mesi scorsi ha pubblicizzato il macchinario. Bufalino pone l’accento anche sulla vendita legale e al dettaglio della bici truccata e i pericoli che ne derivano per tutte le categorie ciclistiche, specialmente quelle dilettantistiche.
E intanto, appunto, sono arrivate le intimidazioni, come dice lo stesso Bufalino, in una dichiarazione diffusa tramite Ivano Fanini, patron dell’Amore e Vita e da anni in lotta contro gli imbrogli nel ciclismo: “Abbiamo ricevuto una telefonata di natura intimidatoria. Nelle scorse settimane, dopo aver dato notizia della nostra pubblicazione, l’inventore Varjas ha chiamato in casa editrice e ha detto testualmente di fare attenzione a ciò che facevamo. Ho subito segnalato l’accaduto a Guariniello e al Luogotenente Buccola dei Nas di Torino, che si stanno occupando dell’inchiesta. Noi non abbiamo niente da nascondere e da recriminare al contrario di altri. Da parte mia sono impermeabile a qualsiasi tipo di intimidazione”.
Il giornalista sarà anche premiato al Memorial Bardelli 2011, appuntamento importante per gli amanti dello sport pulito, in programma il 30 aprile a Pistoia. Al Memorial Bardelli saranno premiati, oltre a Bufalino, anche Sergio Zavoli, presidente della commissione di vigilanza Rai, e Gianni Rivera.
17 marzo 2011, La Repubblica
Michele Bufalino è un giornalista toscano che ha lanciato su Youtube un video (più di 830 mila i contatti) in cui si ipotizza l’uso di questa bici “assistita” da parte del numero uno svizzero Fabian Cancellara nell’ultima Parigi-Roubaix. Ma il segreto del “diretto di Berna”, 4 volte iridato nella crono, sarebbe secondo l’artigiano Denis Mignani un altro marchingegno, il Gold Race, consentito dai fumosi regolamenti internazionali: cuscinetti ad alto scorrimento che farebbero guadagnare 2,5 secondi a chilometro. “Anche Schleck al Tour aveva questo brevetto per le montagne”, dice Mignani. “Vergogna – commenta Fanini -: è una vera e propria frode sportiva”. Bufalino è stato sentito da Guariniello e la sua inchiesta, premiata dal Memorial Bardelli, è finita in un libro. Ma non è stato facile: “L’editore, la Cld di Pontedera, ha ricevuto una telefonata di minacce da un ingegnere che si è presentato come l’inventore di questo marchingegno”.
20 aprile 2011, Memorial Bardelli
Guarda il plico del premio Bardelli
Michele Bufalino allorchè col Giro delle Fiandre 2010 e la Parigi-Roubaix ( con Cancellara) si evidenziarono evidenti anomalie ovvero velocità supersoniche e “disumane” come riportato da giornali francesi e dal corridore Anthony Roux, iniziò diverse e specifiche ricerche, raccogliendo fonti dirette e indirette sulla vicenda, producendo un filmato, che univa le sue personali indagini allo “scoop” di Cassani e
Fabretti sulla possibilità dell’esistenza della “Bici Truccata”. Il filmato sul suo sito fu linkato e visionato in pochi giorni 2 milioni di volte, e ad oggi è stato visto nella sua versione in inglese e in italiano più di 6 milioni di volte da tutto il mondo. Bufalino ha ulteriormente approfondito l’argomento e, raccogliendo gli stimoli di Ivano Fanini, ha riassunto in un libro le conclusioni cui è pervenuto. Bufalino ha scoperto inoltre che questa bicicletta è stata venduta a costruttori, squadre e direttori sportivi toscani minori, rappresentando un pericolo per il mondo del ciclismo dilettantistico. Proseguendo nelle indagini,
Bufalino ha scoperto che l’inventore Istvan Varjas, per conto della azienda Carrera, che ha messo in vendita al grande pubblico la bici motorizzata, ha sfruttato i mezzi di informazione mostrando la sua bicicletta come pubblicità occulta infangando tutto il mondo del ciclismo. Si cerca ancora di scoprire quali professionisti ne abbiano fatto uso. Trattasi di un impegno davvero notevole che merita di essere conosciuto da tutta la pubblica opinione. Il libro di Bufalino è una sorta di “ viaggio” che ripercorre tutto l’arco del 2010, e parte del 2011, attraverso testimonianze, articoli e l’analisi di uno scandalo che non ha ancora avuto una fine. Il Libro analizza il caso Cancellara, fin dal video che ha originato lo scandalo, riabilitando la figura del ciclista svizzero. Bufalino analizza anche la questione degli Scanner dell’UCI per scovare il motorino invisibile, che dopo il Tour de France 2010 sono diventati un vero e proprio oggetto misterioso, chiedendosi se li rivedremo nelle corse professionistiche. Nel libro sono anche analizzate le prove a disposizione sull’utilizzo della bici truccata. La pubblicazione non ha avuto vita facile, come ricorda lo stesso Bufalino: “Ho ricevuto una telefonata di natura intimidatoria. Dopo aver dato notizia della pubblicazione, l’inventore Varjas ha chiamato la casa editrice e ha detto testualmente di fare attenzione a ciò che facevamo. Ho subito segnalato l’accaduto a Guariniello e al Luogotenente Buccola dei Nas di Torino, che si stanno occupando dell’inchiesta. Noi non abbiamo niente da nascondere e da recriminare al contrario di altri. Da parte mia sono impermeabile a qualsiasi tipo di intimidazione”. Il promotore del “Memorial Giampaolo Bardelli” ( Renzo Bardelli) ha scritto nella prefazione : “Il libro è rigoroso a 360 gradi: esamina tutto, proprio tutto quel che è emerso dai fondali e dai bassifondi per farlo diventare un business di intrighi e di guadagni di contrabbando. Bufalino spiega, informa, documenta, analizza questo (tristemente) “moderno” trucco applicato alla “innocente” bicicletta per snaturarne disumanizzarne il ruolo”. L’attribuzione del “Memorial Giampaolo Bardelli “2011 a Michele Bufalino ha pertanto lo scopo di far conoscere le qualità e l’impegno editoriale di un libro che merita di essere divulgato e conosciuto in tutte le sue pieghe, per stimolare le conoscenze e le riflessioni della grande massa sportiva.