Oggi presento un altro articolo in collaborazione con Rossonerosemper, VideoNewsTv e Indesit Football.
Il declino del calcio italiano in Europa.
Tempi di crisi, non solo economica, non solo a livello di reputazione politica tra gli stati dell’unione. C’è un’altra Italia in crisi, quella del calcio. Un paese che per anni e anni è stato al centro dell’attenzione mondiale a livello di club e che adesso sembra piombato in una caduta sempre più profonda.C’ERA UNA VOLTA – Anni ’80, il calcio italiano, dopo il Mondiale del 1982, diventa un campionato spettacolare. Sono gli anni dei grandi campioni che fecero della Serie A il campionato più bello del mondo. La Juve di Platini, l’Udinese di Zico, il Napoli di Maradona, la Roma di Falcao, Il Pisa di Dunga, il Milan di Van Basten e Gullit, il Verona di Elkjaer.
AL VERTICE DEL RANKING – In due anni, dall’undicesimo posto del ranking Uefa 1983, l’Italia conquistò nel 1986 il primo posto, rimanendoci fino al 1999. Dal 1985 al 2011 l’Italia è stata la nazione, nella storia del ranking Uefa, ad essere rimasta più a lungo nella fascia delle nazioni più potenti d’Europa, per un totale di ben 26 anni. Nessuno ha fatto meglio di noi. L’assoluto prestigio e fama che il nostro calcio si era guadagnato nel corso degli anni ’80, si è tradotto poi in un incredibile dominio nelle coppe europee.
L’EUROPA AI PIEDI DELL’ITALIA – Padroni d’Europa. Nelle 3 principali coppe europee, l’Italia non era seconda a nessuno. Tra la fine degli anni ’80 e per tutti gli anni ’90 l’Italia ha messo a segno record su record. La Coppa Uefa era un affare tutto italiano, nel quale tra l’89 e il ’99, una squadra italiana conquistò il trofeo per 8 volte su 11 tornei, e spesso le finali erano tutte italiane. Record tutt’oggi imbattuto, quello della stagione 1989-90, nella quale un’unica nazione, l’Italia, vinse tutte e tre le coppe europee, con ben 4 italiane in finale. La Juve infatti vinse la Coppa Uefa battendo in finale la Fiorentina, il Milan si portò a casa per il secondo anno di fila la Coppa dei Campioni, dopo il record, anch’esso imbattuto, di vittoria più larga in una finale della massima competizione europea, dell’anno precedente. Il Milan infatti per due volte (4-0 alla Steaua e 4-0 al Barcelona) ha stabilito il record. Infine la Sampdoria, che era stata battuta in finale l’anno prima, conquistò finalmente la Coppa delle Coppe. Da ricordare che l’ultima Coppa delle Coppe fu vinta nel 1999 dalla Lazio, che portò definitivamente a casa il trofeo. In 8 edizioni della Coppa dei Campioni (dall’89 al ’94), una squadra italiana vinse 4 volte il trofeo (3 volte il Milan e una volta la Juventus) centrando la finale in 7 finali su 8 partecipazioni, e nell’unica finale dove non furono presenti squadre italiane, si giocò in Italia, al San Nicola di Bari, nel 1991.
IL DECLINO – La Coppa Uefa, vanto storico del calcio italiano degli anni ’90, è stata il simbolo del declino del nostro calcio nel nuovo millennio. Alla fusione con la Coppa delle Coppe e al cambio di denominazione in Uefa Europa League, la competizione sembra aver perso fascino per i club del nostro calcio, tanto da essere addirittura snobbata inspiegabilmente dalle squadre italiane che vi hanno partecipato. Eliminazioni e figuracce imbarazzanti, con squadre spesso eliminate ai primissimi turni, e che schieravano le formazioni riserve. Pochi i team che hanno tenuto alto l’onore della patria, come il Milan e l’Inter nel 2002, la Lazio nel 2003, il Parma nel 2005 e la Fiorentina nel 2008. Tutte eliminate in Semifinale, tutte con un passato storico nelle competizioni europee. Un’italiana manca in finale dalla vittoria del Parma del 1999.
IL CROLLO NEL RANKING – Questo ha portato lentamente l’Italia a sgretolarsi nel ranking europeo, venendo risucchiata negli anni dalla graduatoria. Per la prima volta dal 1985, alla fine della stagione scorsa l’Italia ha perso la prima fascia del ranking europeo, e al momento si trova al quarto posto, col fiato sul collo del Portogallo e della Francia. Il nostro calcio al momento non potrà più qualificare quattro squadre alla Champions League, ma solo tre. Inspiegabile il trend negativo delle nostre squadre nei preliminari di Champions, dove negli ultimi anni ci sono state situazioni ai limiti del fantascientifico. Chievo e Sampdoria infatti, nell’anno della qualificazione ai preliminari di Champions, sono incredibilmente retrocesse in Serie B al termine della stagione. Il futuro non sembra dei migliori, la crisi è profonda, il calcio italiano in questi anni, a parte la stagione del Triplete dell’Inter, è stato tenuto in piedi in campo europeo solo dal Milan, che ha centrato la finale della massima competizione europea per 3 volte negli ultimi 9 anni. La speranza è che, un campionato così equilibrato come non lo si ricordava dalla stagione 1998-99, possa portare finalmente una ventata d’aria fresca nel nostro calcio in campo europeo, senza lasciare al solo DNA milanista, l’onere di tenere in piedi il nostro onore.
Articolo di Michele Bufalino
trovate l’articolo su questi siti: http://www.videonewstv.tv/dblog/articolo.asp?id=847 poi qui http://football.indesit.com/it/2011/11/01/il-declino-del-calcio-italiano/ e qui http://www.rossonerosemper.com/2011/11/02/il-declino-del-calcio-italiano-in-europa/
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Sun Tzu
Bell’analisi. Andrebbe fatta leggere a tutti quelli che dicono che la colpa è stata di Calciopoli.
Purtroppo l’equilibrio nel nostro campionato difficilmente si trasformerà in maggiore competitività in Europa.
Primo perchè il livello, complice la fuga dei campioni, si stà abbassando.
Secondo perchè il nostro eccessivo tatticismo non ci premia negli scontri fuori dai confini.
Compliments
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