Ieri, con il ritorno in edicola di una nuova storia, firmata da Alessandro Sisti e Lorenzo Pastrovicchio, sul nuovo numero di Topolino, compie 25 anni il mito fumettistico italiano di Pk. Di Pikappa/Paperinik abbiamo già parlato su questo blog qualche anno fa, in occasione dell’annuncio del suo ritorno nel 2013, ma anche nel 2014. (Link qui e qui) Oggi vorrei parlare del valore che assume l’opera dal mio stretto punto di vista soggettivo. Consideratela come una confessione intima. Se volete invece rimanere aggiornati sulla produzione editoriale di questi giorni, vi consiglio lo speciale di Fumettologica, che riassume le iniziative del venticinquennale, ma anche questa intervista ad Alessandro Sisti su Sky.
CRESCERE INSIEME – Ero un bambino di 9 anni quando mio padre, per la prima volta, mi portò a casa una storia di Pk, si trattava del numero 0/2. Sì, iniziai a leggere Pk nel 1996 a partire dal secondo numero, mi persi il numero zero che recuperai solo in un secondo momento, tre anni dopo usato in una delle tante fiere del fumetto. Ero un grande fan di Paperinik, il personaggio creato da Giovan Battista Carpi, Elisa Penna e Guido Martina alla fine degli anni ’60, e già seguivo la testata dedicata che usciva in edicola. Pk rappresentò un’evoluzione importante del personaggio, con tematiche e storie più mature e dai toni da comicbook americani, tra nemici extraterrestri, nuovi personaggi, viaggi nel tempo, universi paralleli, spionaggio e complotti. Impossibile non rimanere abbagliati da storie come “Trauma”, “Frammenti d’Autunno”, “Ritratto dell’eroe da Giovane” o “Motore/Azione” a tutti gli effetti Boris prima di Boris. Pk guardava avanti, rompeva alcuni canoni e gli autori venivano considerati, dalla community, dei veri e propri carbonari, pronti a battagliare con la censura del caramelloso mondo Disney. Con Pk sono cresciuto e, grazie anche a quelle storie fantastiche, mi sono appassionato alla fantascienza e sono diventato giornalista, anche se poi ho seguito il filone sportivo. Di molti degli stessi autori anche un altro importante fumetto, Mickey Mouse Mistery Magazine, un altro capolavoro durato troppo poco nel panorama editoriale italiano.
LA MIA COLLEZIONE – Nel club dei collezionisti di Pk ci conosciamo in molti. Tra vendite su ebay, passaggi di mano sottobanco, valutazioni fuori di testa, proposte indecenti e chi non si farebbe scrupoli a vendere un rene per avere qualche oggetto raro (ammetto di averci pensato anch’io), il mercato piano piano si è assottigliato, facendo aumentare alcune valutazioni, spesso a prezzi esorbitanti. Alcuni albi, ma anche alcuni oggetti particolari, oggi vengono venduti a peso d’oro. Mi considero tra i maggiori collezionisti, anche se, nonostante 25 anni di collezionismo, sono alla costante ricerca di pezzi rari e pregiati. Fermo restando che non arriverò mai al livello di alcuni amici noti al mondo dei Pkers, in special modo Aldo Zucaro e Giulio Rossi che considero i due più grandi collezionisti pikappici in Italia, anch’io nel mio piccolo mi difendo bene. Di seguito una lista di tutto quello che ho tra gadget, memorabilia e albi.
- Le tre serie originali di Pk, da Pkna a Pk2, passando per ‘Frittole’ più qualche ‘reloaded’ comprensivi di tutti gli speciali
- Il numero 1 dorato comprensivo di litografia autografata, il pezzo di punta di qualsiasi collezione
- Tutta la produzione, in prima edizione, dall’uscita su Topolino passando per i volumi singoli, della saga Pkne e di tutti i fuoriserie.
- La ristampa Pk Ultimate Collection completa uscita su Repubblica
- La ristampa Pk Il Mito in 36 volumi uscita su La Gazzetta dello Sport
- Tutti i numeri di PkGiant più gli speciali
- I volumi PK Memories
- I volumi Pk One e Pk Two in versione limitata e/o autografata
- Alcuni volumi speciali come “Strettamente Riservato” e “I viaggiatori del tempo”
- Quasi tutti i numeri della fanzine Pkers riservata agli abbonati dell’albo originale
- Vari gadget come Action Figure, il videogioco Chi è Pk, e altri allegati su riviste o numeri speciali come il Pk Pocket Book, agenda quarantena, Pk rubrica, il Pk Tech Book, il diario di Pk e le due versioni complete degli album di figurine, ma anche due versioni diverse del Pk Blaster, il numero 1 del Rompk originale e la sua ristampa Remix.
- Calendari come Evrondario, calendario 1997, o 2015
- Un orologio da polso in versione limitata con un fumetto disegnato, dell’epoca di Pk2. Ad averlo siamo veramente in pochi, c’è chi mi ha offerto 400 euro, ma non lo venderò mai.
Bonus: Per rendere più completa possibile la mia collezione, da lettore di Paperinik prima ancora di Pk, ho collezionato i primi 20 numeri della primissima rivista antologica dedicata al personaggio, all’inizio degli anni ’90 oltre alla più recente produzione del personaggio di Fantomius, in un pratico cofanetto. Ho tutti i numeri con relativo raccoglitore di Mickey Mouse Mistery Magazine le ristampe “Le origini” e i due più recenti Omnibus dedicati. Molte foto sono qui, ma alcuni oggetti non mi è stato possibile mostrarli, sia perché si trovano sotto chiave in un vecchio baule.
Cosa mi manca?
La maledizione del collezionista è nota, non si è mai soddisfatti fino in fondo delle proprie collezioni e la ricerca è letteralmente costante, infinita. Bisogna però porsi dei limiti. Ciò che mi manca è principalmente questo: i raccoglitori della prima serie, un ‘di più’ di cui vado alla caccia da anni e che spero di poter riuscire a potare a casa presto, dopo una lunga trattativa. Sono anche alla caccia di una Pkard e una Pk Action Hero, dopo aver perso la mia Pkard da bambino, un delitto di cui ancora mi mordo le mani. Tra le cose che mi piacerebbe avere, ci metto senza dubbio il Pk Clock, un orologio da parete oggi venduto a prezzi proibitivi, ma anche le spille Pk Pins, anch’esse molto rare e il Pk Memo (un allegato al numero 2136 di Topolino) e la Pkenda, una agenda del 2000. Completato questo, dato che sono in possesso dell’intera produzione editoriale di Pk dal 1996 ad oggi, la mia collezione può dirsi conclusa. Poi chissà, forse andrò alla caccia di qualche numero speciale proveniente dalle edizioni estere. Alla fine non si finisce mai di collezionare.
Di seguito invece una galleria in cui vi ‘flexo’ la mia collezione (per ingrandire aprite le foto). Mi scuserete se non ho avuto il tempo di abbellirla, lavorerò più avanti sulla presentazione, promesso!
It´s and inclredible collection. I´m envious
Grazie!