La cappella Sassetti, Chiesa di Santa Trinita, Firenze, Realizzato da  Francesca Capochiani e Michele Bufalino


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   IL CONTRATTO E I TEMPI DI COMMISSIONE

 

Verso gli anni ’80 del Quattrocento, Francesco Sassetti, ricco banchiere fiorentino che amministrava la fortuna dei Medici coi quali aveva saldi rapporti di amicizia, progettò, con il loro ausilio, la propria cappella funebre. Sassetti si proponeva di rafforzare il prestigio della sua famiglia e della sua persona, un prestigio elevato tra le personalità del tempo, attraverso un’opera che sarebbe in futuro rimasta come testimonianza nei secoli. Così Francesco aveva guidato il suo interesse nella cappella di Santa Trinita. Questa decisione era giunta a seguito di un suo precedente tentativo nel quale aveva cercato di ottenere il patrocinio della cappella del coro dai Domenicani di Santa Maria Novella, dato che in quella chiesa vi erano ancora le tombe di famiglia. 

L’accordo non fu mai ottenuto e non sappiamo quale sia stata l’effettiva motivazione. È tuttavia plausibile che la causa di scontro fosse da ricercarsi nel preciso volere del Sassetti, che voleva far dipingere le storie della vita di S. Francesco, suo santo patrono, in quella che sarebbe diventata la cappella di Famiglia, mentre i monaci avrebbero dato il loro consenso solo se vi fossero stati raffigurati i santi di pertinenza dell’Ordine.

L’attuale cappella Sassetti era precedentemente dei Petriboni e già dedicata a S. Francesco. Essa  fu acquistata dal banchiere direttamente dai monaci probabilmente nel 1479, dopo che egli ebbe abbandonato le mire sul coro di S. Maria Novella. Questa cronologia si può ricavare da un documento del 1479 in cui si parla della cappella riferita a Francesco Sassetti, confermato da altro della Biblioteca Nazionale di Firenze.

L’acquisto era avvenuto senza intermediari dai monaci dato che si era appena estinta la casata dei patroni originari, i Petriboni.

Resta assodato quindi che nel 1479 Francesco si era procurato i diritti di patrocinato sulla cappella posta nel braccio destro del transetto accanto all’ingresso della sacrestia, nella chiesa vallombrosana di Santa Trinita.

La prima notizia di una qualche attività iniziale, nonché indicatrice dell’avvenuto passaggio di proprietà è del Febbraio 1430, quando si cominciarono a rimuovere le ossa dei precedenti proprietari. Francesco Sassetti sin dall’inizio dovette dare impulso ad un complesso intervento decorativo che vide impegnati per alcuni anni due famosi artisti come Domenico Bigordi, detto il Ghirlandaio e l’architetto/scultore Giuliano da Sangallo, i quali si trovarono ad operare insieme in questa proficua collaborazione.

La decorazione e l’arredamento della cappella dovette procedere unitariamente in ogni sua parte: sotto i ritratti a fresco di Francesco e Nera Sassetti si legge la data “AD MCCCLXXX(V)…XV DECEMBRIS, 25 Dicembre 1480, data della sottoscrizione della commissione con il Sassetti, mentre la tavola dell’altare è datata 1486. Quindi possiamo dedurre che il maestro realizzò il ciclo d’affreschi tra il 1483 e il 1486.

             

Anche l’arredo scultoreo delle due tombe di Francesco e Nera Corsi, dovette procedere in contemporaneità. Alla Borsook risulta che le messe furono celebrate nella cappella con regolarità, a partire dal 1 Gennaio del 1486.

La Borsook ha inoltre sottolineato un cambiamento iconografico durante la preparazione del ciclo pittorico, in relazione alle vicende della famiglia Sassetti, tramite dei disegni che si trovano attualmente a Roma  e a Berlino. È quasi certo, per esempio, che la cappella venne decorata in adempimento di un voto, relativo alla morte, nel 1479 di un figlio di Sassetti, Teodoro, e alla nascita dello stesso anno di un altro bambino, al quale gli venne dato a sua volta il nome di Teodoro.


 


 


 

 


  Le schede
 
· Scheda 1 - La rinuncia ai beni terreni
· Scheda 2 - Il miracolo delle stigmate
· Scheda 3 - La conferma della regola da parte di Onorio III
· Scheda 4 - Il miracolo del fanciullo risuscitato
· Scheda 5 - La prova del fuoco
· Scheda 6 - Le esequie di San Francesco
· Scheda 7a e 7b: Il soprarco
· Scheda 8: La volta
· Scheda 9: La pala d'altare
 
 

  Ringraziamenti
 
· Ringraziamenti
 

  Citazioni
 
· Bibliografia/Sitografia
 

 
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